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I semi dell’ipposcastano ad alte dosi possono risultare tossici, causando disturbi gastrointestinali e prurito.
Il principio attivo caratterizzante (utilizzato per preparazioni officinali) è collettivamente conosciuto come escina, nome che rappresenta una miscela di glicosidi triterpenici acilati (saponine) i cui agliconi sono principalmente la protoescigenina e il barringtogenolo C. La differenza tra questi agliconi è dovuta alla presenza di un ossidrile nella posizione C-24 della molecola della protoescigenina. Tutte le saponine dell’ippocastano sono legate nella posizione C-3 all’acido glucuronico mentre altri due zuccheri, che possono essere il glucosio, il galattosio o lo xilosio, sono legati alle posizioni C-2 e C-4.[5] L’escina riduce la permeabilità dei capillari aumentandone la resistenza e l’elasticità. Parte di questa azione è stata anche attribuita alla presenza nell’estratto di flavonoidi come la quercetina e la rutina (o fattore vitaminico P), che sono notoriamente trofici per l’endotelio capillare. Si trovano oggi in commercio preparati standardizzati in modo tale che la quantità giornaliera di escina sia di 100–150 mg.
In generale l’ippocastano ha un effetto antinfiammatorio, migliora il drenaggio linfatico ed aumenta la pressione venosa. Per tale motivo, trova applicazione nel trattamento dell’insufficienza venosa cronica, determinando un miglioramento dei segni e sintomi presenti agli arti inferiori: edema, dolore, prurito, varici, ulcere, senso di tensione e/o affaticamento[6]. Estratti di ippocastano entrano anche nella composizione di preparati per uso esterno contro varici ed emorroidi.
L’escina si lega alle proteine plasmatiche per cui si sospetta che possa alterare il trasporto di alcuni farmaci. Si ipotizza inoltre che alte dosi di escina possano danneggiare i glomeruli ed i tubuli renali per cui se ne sconsiglia l’uso in caso di insufficienza renale. La presenza di cumarine antitrombotiche fa sì che l’associazione di ippocastano con farmaci anticoagulanti venga sconsigliata per la sua potenziale pericolosità, anche se al momento non sono stati descritti casi in merito.